sabato 10 giugno 2017

Pippi Calzelunghe - Astrid Lindgren

Pippi Calzelunghe di Astrid Lindgren è stato pubblicato per la prima volta nel 1945 in Svezia e poi riproposto in ben 37 edizioni in tutto il mondo; quindi un incalcolabile numero di bambini, in Paesi e con abitudini diverse, ha letto o ascoltato le avventure di Pippi.

E' uno di quei testi, come Pinocchio, Alice nel Paese delle Meraviglie, Peter Pan forse Harry Potter dove il personaggio offusca l'autore, si prende addosso tutta l'attenzione  e diventa un simbolo.

Pippi è simbolo di stravaganza, ironico menefreghismo, insofferenza agli stereotipi e alle convenzioni sociali ma anche di grande capacità di giudizio che finalmente mette al centro l'infanzia e il diritto a essere bambini.


Sicuramente Pippi Calzelunghe - così come le numerose altre pubblicazioni della Lindgren - è l'eco di un'infanzia serena e appagante, vissuta con genitori presenti, disponibili all'ascolto e in un equilibrio positivo tra doveri e libertà di gioco

siamo stati liberi di giocare senza nessuna supervisione .....giocavamo dalla mattina alla sera...ci arrampicavamo sugli alberi più alti e saltavamo tra le cataste di legno della segheria.... sì per me l'infanzia è stato un periodo molto bello

Ed è forse anche la reazione dell'autrice al moralismo imperante che la costrinse ad allontanarsi dalla sua città per essere rimasta incinta fuori dal matrimonio.

Non era una donna comune, chi l'ha incontrata e frequentata, racconta di uno stile radioso, umoristico e di una grande empatia e curiosità verso il prossimo. Vivace anche in ambito politico, etico e civile, si adoperò in difesa della libertà di parola, per i diritti dei rifugiati, contro l'energia nucleare e il maltrattamento degli animali. Non lesinò la partecipazione a talk show e contribuì a riempire colonne di quotidiani con le sue battaglie.

A leggere alcune sue biografie* sembra fosse davvero interessata a risvegliare gli animi, senza aspettarsi in realtà nulla in cambio, d'altra parte Pippi Calzelunghe fu rifiutato dal primo editore perché l'opera era troppo trasgressiva, la protagonista anticonvenzionale e anarchica e troppo dirette le critiche agli adulti, una ventata di cambiamento troppo forte nel campo della letteratura per l'infanzia e nel sistema educativo dell'epoca; ventata non gradita dagli adulti - pedagogisti, genitori e studiosi ma evidentemente apprezzata dai bambini.
Astrid Lindgren e Inger Nillson
Pippi risponde ai desideri - spesso inespressi a parole - dei bambini, a chi di loro non piacerebbe vivere come Pippi? Innanzitutto il nome, Pippilotta Pesanella Tapparella Succiamenta - figlia del capitano Efraim Calzelunghe primo terrore dei mari, ora re dei negri poi abitare a Villa Villacolle dove "non c'è ordine, e non si trova un bel nulla" ma dov'è possibile vivere all'aria aperta,
arrampicarsi sugli alberi, esplorare, nascondersi, sporcarsi e dormire al contrario: con i piedi sul cuscino e i piedi in fondo. E poi a chi non piacerebbe avere sempre quella risposta, perfetta e pungente allo stesso tempo per mettere a tacere gli adulti? E l'inesauribile capacità di inventare sempre giochi nuovi con la sola forza della fantasia, come afferrare tazze lanciate in aria o fare il giro della cucina senza toccare la terra col piede, storpiare le parole o inventare canzoni.

Non è un mondo irreale, Pippi è anche solitudine, tristezza, paura, qua e là nella storia ci sono momenti in cui questi sentimenti appaiono, è normale in una vita normale. "Che noia, diventare grandi!" racchiude molto di questa malinconia. 
Sì perché noi grandi, non sappiamo accettare i bambini siano capaci di gestire la propria libertà. Forse non crediamo neppure l'abbiano e anziché ascoltarli spesso cadiamo nella trappola del vaso da riempire. Allora meglio starsene in simpatica compagnia con Zietto, il cavallo bianco a pois e il signor Nillson, una scimmietta!

Un’infanzia senza libri non sarebbe infanzia. Sarebbe come essere tagliati fuori dal luogo incantato dove si può andare ed incontrare quell’aspetto più raro della gioia.

Lo ha detto Astrid Lindgren e, siccome ha dimostrato di saperne di bambini, vale la pensa seguire il consiglio, a partire proprio dalla trilogia di Pippi (Pippi Calzelunghe, Pippi si imbarca, Pippi Calzelunghe nei Mari del Sud) o magari da altri suoi titoli altrettanto ad altezza di bambino come:

Emil 
Mio piccolo mio
Vacanze all'Isola dei Gabbiani
Lotta combinaguai
Rasmus e il vagabondo


*Silvia Blezza Picherle - Astrid Lindgren Una scrittrice senza tempo e confini.
*http://www.astridlindgren.se



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